Test & Analisi

Test di efficacia

Cosmetici

Effetto idratante

Il test intende valutare l’effetto idratante attraverso l’analisi istologica di modelli di cute ricostituiti in vitro disidratati artificialmente

Attività rigenerante del derma - Determinazione sviluppo di collagene

L’attività rigenerante del derma viene determinata mediante la valutazione quantitativa della stimolazione della sintesi di proteine della matrice extracellulare (determinazione del collagene, tipo 1, Alpha 1, COL1A1).

Effetto barriera (ODECD 428)

Il test intende valutare il possibile effetto barriera esercitato dal prodotto su modelli di epidermide umana ricostruita in vitro.

Valutazione dell'attività liporiducente / anticellulite - Oil-Red-O Staining Protocol

Valutazione biologica in vitro della presenza di granuli lipidici tramite Saggio Oil

Test Anti-age - Valutazione in vitro dell'attività antiossidante su colture cellulari di cheratinociti

Scopo del test è valutare se il prodotto testato, a differenti concentrazioni, possegga attività anti-ossidante in vitro su cheratinociti umani. Per questo motivo viene testata la sua capacità di ridurre la formazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS). Tale capacità dovrebbe essere utile per contrastare l’invecchiamento cutaneo.

Test di attività antinfiammatoria e lenitiva

Il test si avvale di un supporto riprodotto in vitro a partire da cellule epiteliali umane in grado di comportarsi in modo simile all’epidermide umana naturale. L’attività anti-infiammatoria di prodotti finiti o materie prime viene verificata mediante valutazione dell’inibizione del rilascio di Interleuchina 6 (IL-6) e Interleuchina 8 (IL-8) da parte di cellule sensibilizzate e poi incubate con il campione in esame. IL-6 e IL-8 rappresentano, infatti, mediatori liberati da fibroblasti e cheratinociti nel corso di processi di infiammazione.

Valutazione dell'effetto cheratolitico

Tale test viene eseguito su epidermide ricostituita in vitro.

Efficacia antipollution

La produzione di ROS intracellulari viene determinata utilizzando DCFH-DA (2′7′-dichlorofluorescein diacetate) ed una coltura di cheratinociti umani HaCaT esposti ad un agente inquinante, ovvero il Benzopirene, un idrocarburo policiclico aromatico che induce l’upregulation del citocromo P 450 mediante l’attivazione del recettore Aryl Hydrocarbon (AhR) provocando infiammazione ed invecchiamento cellulare. L’efficacia antipollution del prodotto viene determinata in fluorescenza.

Effetto depigmentante

L’inibizione dell’enzima tirosinasi viene determinata utilizzando L-tirosina come substrato. Questo enzima è coinvolto nello sviluppo della colorazione naturale di pelle, capelli e occhi ed è inoltre importante nella fase iniziale della sintesi della melanina. Sostanze capaci di inibire questo enzima possono essere usati nei trattamenti sbiancanti della pelle.

Azione anti-caduta - Valutazione inibizione 5-Alfa-Reduttasi

È ampiamente dimostrato il coinvolgimento dell’enzima 5-alfa riduttasi nello sviluppo dell’alopecia androgenetica. L’inibizione di questo enzima è il bersaglio di molteplici prodotti anti-caduta. Allo scopo di valutare la capacità di inibire l’attività dell’enzima 5-alfa riduttasi, un omogenato proveniente da cellule LNCaP (Androgen-dependent prostate cancer cells) sarà usato come fonte dell’enzima.

Azione ristrutturante su fibra capillare

Lo scopo del presente test è quello di valutare l’azione ristrutturante di un prodotto cosmetico su delle ciocche di capelli, al fine di attribuirne l’efficacia cosmetica in vitro. L’analisi sarà eseguita mediante Microscopio Elettronico a Scansione (SEM).

Attività Scavenger sul radicale DPPH

Il DPPH è un radicale libero organico con un picco massimo di assorbimento a 515-528 nm e permette di valutare l’attività antiossidante di diversi composti. La reazione prevede la riduzione del radicale DPPH, da parte della molecola antiossidante, per dare un composto di colore giallo, la difenilpicrilidrazina. L’entità della reazione di riduzione dipende dalla capacità della molecola di fungere da donator di elettroni. L’attività scavenger è valutata in termini di riduzione dei radicali.

Attività Scavenger su radicale ABTS

L’ABTS è un radicale stabile di natura organica idrosolubile con un massimo di assorbimento a 734 nm. L’attività scavenger è valutata in termini di riduzione dei radicali.

Contenuto totale di flavonoidi

Questo saggio è basato sulla determinazione spettrofotometrica del complesso flavonoide-AlCl3 che presenta un picco massimo di assorbimento a 510 nm.

Contenuto totale di polifenoli - Saggio di Folin-Ciocalteu

Questo saggio consente di ottenere una stima approssimativa della quantità di polifenoli presenti in un campione. I composti fenolici partecipano a una complessa reazione redox con acidi fosfotungstico e fosfomolibdico presenti nel reagente di Folin-Ciocalteu. Lo sviluppo del colore è dovuto al trasferimento di elettroni che porta alla formazione di cromogeni in cui i metalli hanno una valenza minore.

Determinazione dell'attività antiossidante totale

Anche questo test si basa su una reazione redox in cui le frazioni antiossidanti presenti nel campione favoriscono la riduzione del Mo (VI) a Mo (V), con successiva formazione di un complesso verde fosfato/Mo (V) a pH acido che presenta un picco massimo di assorbimento a 695 nm.

Attività Scavenger sul radicale Idrossile

Questo test valuta la capacità scavenger dei campioni nei confronti del radicale idrossile. I radicali idrossilici presentano una reattività molto elevata, hanno emivita breve e tendono a reagire con una vasta gamma di molecole presenti nelle cellule viventi. Il meccanismo più importante alla base della formazione del radicale idrossile è la reazione di Fenton, in cui un metallo di transizione funziona da proossidante nella reazione di decomposizione del perossido di idrogeno, che fornisce il radicale idrossile. Quest’ultimo, in presenza di desossiribosio come substrato, forma sostanze reattive come l’acido tiobarbiturico (TBARS), la cui assorbanza può essere misurata spettrofotometricamente. L’attività antiossidante è proporzionale alla riduzione della formazione del TBARS, che deriva a sua volta dalla cessione di un atomo di idrogeno o elettroni dalla specie antiossidante al radicale o per reazione diretta con esso.

Attività Scavenger sull'Ossido Nitrico

La determinazione in vitro dell’attività scavenging sull’ossido di azoto può essere un utile indice dell’attività antinfiammatoria. L’ossido nitrico (NO), è un radicale libero a emivita breve e un messaggero intercellulare prodotto da una varietà di cellule di mammifero, come i macrofagi, neutrofili, piastrine, fibroblasti, cellule endoteliali, neuronali e muscolari lisce. NO media una varietà di eventi biologici che vanno dalla vasodilatazione, neurotrasmissione, inibizione dell’adesione e dell’aggregazione piastrinica, nonché gli stati di infiammazione.

Attività Scavenger sul Perossinitrito (ONOO-)

L’anione perossinitrito è un ossidante rilevante in molte situazioni patologiche perché può attaccare una vasta gamma di molecole biologiche. Il test in vitro prevede la sintesi di questa specie a partire dall’interazione nitrito di sodio e H2O2 in ambiente acido. La fluoresceina viene utilizzata come indicatore in quanto viene attaccata dall’anione perdendo la sua colorazione. In presenza di molecole antiossidanti che inattivano l’anione perossiinitrito, la struttura e la colorazione della fluoresceina vengono preservati.

Valutazione inibizione dell'attività enzimatica di elastasi, Ialuronidasi e Collagenasi

Il presente test ha come scopo principale quello di valutare la capacità di prodotti di inibire l’attività degli enzimi elastasi, collagenasi e ialuronidasi, presenti nel derma e coinvolti nel processo di invecchiamento cutaneo